Siete il manager di una delle filiali della società RentyCar, una multinazionale di servizi di autonoleggio il cui punto di forza è la presenza capillare in ogni scalo aeroportuale e nelle maggiori stazioni ferroviarie. Nei centri più grandi, oltre al noleggio, la RentyCar gestisce direttamente le officine di manutenzione delle autovetture.
All’aeroporto di Fiumicino la RentyCar ha una delle sue sedi maggiori dove lavora Guido.
Guido ha 29 anni e lavora alla RentyCar da 5 anni come accettatore, i suoi compiti sono:
accoglienza clienti, creazione della anagrafica dei nuovi clienti, consegno e ritiro delle chiavi delle auto noleggiate e gestione delle schede veicolo dove vengono riportate tutte le informazioni (tipo veicolo, cartella carburante, eventuali difetti riscontrati e riparazioni effettuate, Km percorsi, età del veicolo, ecc.). Oltre a questo è compito di Guido anche la pulizia generale ed un controllo sommario del veicolo quando viene riconsegnato.

Erano le 13:30, ancora mezz’ora ed il suo turno sarebbe terminato.
Per fortuna, in quanto aveva appuntamento con la sua fidanzata in piazza Navona e sarebbe arrivato giusto in tempo. In quel momento arriva una signora sui 50 anni, distinta, che il giorno prima aveva noleggiato una Clio per andare al matrimonio della figlia a Rieti. Guido la saluta, ritira le chiavi e la carta di credito, poi, come sempre le chiede se è rimasta soddisfatta. La signora sorride e dice “tutto bene”, prende la sua carta e prima di voltarsi aggiunge: “Le segnalo che la ruota di destra fa un rumore molto strano”.
Salutata la cliente, Guido segna un appunto per l’officina:
“Controllare ruota anteriore destra della Clio n° 14”
e lo lascia nella bacheca dei messaggi per Ernesto, il meccanico dell’officina, che due volte al giorno viene a ritirarli. “Accidenti – pensa Guido – è la seconda Clio che dà problemi alla ruota anteriore destra prima di aver percorso 100.000 Km. L’altra volta un cliente quasi perdeva una ruota in autostrada”. Poi si dirige al parcheggio per pulire l’auto.

Alle 14:00 Guido esce frettolosamente dall’ufficio salutando Giovanna che viene a sostituirlo e non le dice nulla del problema della macchina.

Alle 15:00 Ernesto il meccanico, entra nell’ufficio, va alla bacheca e ritira tutti i messaggi che ci sono per l’officina.
Legge il messaggio e pensa “Oggi è proprio una giornataccia, devo revisionare completamente un motore e fare due tagliandi. Ci mancava anche del lavoro aggiuntivo! Inizierò a fare quello che avevo già stabilito e poi verrò a prendere le chiavi della Clio”.
Alle 19:00 Ernesto era ancora con il motore da revisionare e, preso dal lavoro, si era completamente dimenticato della nota e della Clio.
Dopo un’altra mezz’ora si cambia, mette via nel suo cassetto i biglietti delle auto ancora da fare, saluta Giovanna fermandosi un momento a parlare con lei: “Che giornata – dice- due tagliandi ed una revisione, tutto urgente! Non vedo l’ora di farmi una doccia!” e se ne va.

Normalmente dopo il turno di Giovanna c’è Fabio che fa la notte. Verso le 20:00 Fabio
telefona dicendo che ha un po’ di febbre e che non verrà a fare il suo turno. Giovanna gli ricorda che Francesco, il titolare, che si occupa di solito di coprire le emergenze come questa, è via dalla città e non sarà di ritorno fino a domani mattina, pertanto non può sostituirlo. Fabio insiste che non ce la fa proprio a venire.

Terminata la telefonata Giovanna, che in mancanza di Francesco è la responsabile, telefona a Guido e gli chiede di venire a fare il turno successivo. Guido non è d’accordo, non vuole sacrificare la sua serata, ma Giovanna glielo ordina e i due hanno un piccolo diverbio.

Un paio d’ore dopo, alla fine del turno di Giovanna, Guido entra dalla porta furente. I due non si salutano neanche, lei prende la borsa e se ne va. Guido si mette dietro il bancone maledicendo questo lavoro in cui le situazioni straordinarie e i turni da coprire all’ultimo minuto si stanno verificando sempre più spesso.

Più tardi entra un cliente che chiede una media cilindrata. Sbrigati i carteggi, Guido gli dà una Scenic ed il cliente si allontana verso i parcheggi. Qualche minuto dopo il cliente rientra lamentandosi maleducatamente del servizio; sbatte le chiavi e la scheda sul bancone. “Nell’auto c’è un odore insopportabile – dice – e i tappetini sono tutti sporchi di escrementi. Dovreste vergognarvi di presentare macchine in questo stato. Devo andare da un cliente con cui ho un appuntamento. Datemi una macchina decente!” Guido infuriato prende la scheda e controlla chi abbia ritirato quell’auto dal cliente precedente: come si aspettava è stata Giovanna e l’orario di consegna risale a poco prima della fine del suo turno.

A questo punto Guido vede che l’unica media cilindrata rimasta è la Clio rientrata la mattina. Le chiavi sono nella loro cassetta e nella bacheca manca il biglietto che aveva fatto per Ernesto. Guido pensa: “Che fortuna, l’ha già riparata”.
Mentre consegna la macchina Guido nota che sulla scheda manca l’annotazione che Ernesto dovrebbe fare dopo ogni singola riparazione.
“Come al solito Ernesto si sarà dimenticato” – pensa.
Con un sospiro prende le chiavi e le consegna al cliente che continua a borbottare e lamentarsi. Il cliente esce, prende l’auto, sbatte la porta e parte sgommando tirando il motore ad alti giri. Entrato in tangenziale, ad alta velocità, comincia una serie di sorpassi sia a sinistra che a destra, poi sul cavalcavia, in una curva più stretta la ruota cede e lui va fuori strada facendo un volo di 30 mt.
A 160 Km/h è un incidente mortale.